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Ritorno alla metafisica. Universali-Leggi-Stati di fatto-Verità

Posted By: insetes
Ritorno alla metafisica. Universali-Leggi-Stati di fatto-Verità

Ritorno alla metafisica. Universali-Leggi-Stati di fatto-Verità By David M. Armstrong, A. D'Atri
2012 | 2012 Pages | ISBN: 8845270467 | PDF | 63 MB


Sono qui raccolti in un unico volume, tradotti e commentati, i principali testi del filosofo analitico David M. Armstrong (nato a Melbourne nel 1926) con l’intento di offrire al lettore un quadro completo della sua metafisica sistematica, a partire dal fondamentale studio sul problema degli universali, Universali e Realismo Scientifico (1978). Il volume contiene inoltre Cosa è una legge di Natura? del 1983, e i più recenti e organici Un Mondo di Stati di fatto (1997) e Verità e Verificatori (2004). Nel testo del 1978 Armstrong espone e difende le tesi principali del suo realismo degli universali. Egli sostiene che gli universali non hanno una realtà trascendente, ma sono calati nello spazio-tempo e connessi da un legame fondamentale con i particolari; per questo dichiara che il suo realismo si inserisce a pieno titolo in una tradizione di matrice “aristotelica”. Ma il suo è anche un realismo di tipo “scientifico”, in quanto sostiene che le proprietà e le relazioni, cioè gli universali, che costituiscono la natura propria degli oggetti non debbono essere ricercati e scoperti dalla filosofia, ma dalle scienze nel loro complesso. Alla filosofia spetta il compito di individuare le strutture di base del mondo, le “pepite” di cui esso è composto. E la struttura ontologica di base consiste nell’insieme di un particolare con un universale, entità che Armstrong chiama, seguendo la terminologia del Tractatus di Wittgenstein, “stato di fatto”. Il cemento dell’universo è dato poi dalla rete delle leggi di natura, considerate da Armstrong anch’esse universali, cioè relazioni fra universali. Decisiva si rivela poi nell’ultimo testo del 2004 la funzione che gli stati di fatto svolgono per la validità della nostra conoscenza: sono essi che nel mondo “corrispondono” alle nostre proposizioni vere, venendo a coincidere con quelli che Armstrong chiama “truthmakers”, cioè “verificatori”.