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Mauro Biglino, "La Bibbia non parla di Dio: Uno studio rivoluzionario sull'Antico testamento"

Posted By: TimMa
Mauro Biglino, "La Bibbia non parla di Dio: Uno studio rivoluzionario sull'Antico testamento"

Mauro Biglino, "La Bibbia non parla di Dio: Uno studio rivoluzionario sull'Antico testamento"
Mondadori | 2015 | ISBN: 8804655291 | Italian | PDF | 333 pages | 84.7 MB

Un confronto sorprendente tra l'Antico Testamento e i testi omerici.
Il nuovo libro dello studioso bestseller che con la sua lettura della Bibbia sta conquistando lettori e mass media.

"La Bibbia non parla di Dio. Quando parla di Jahwè, intende un individuo che fa parte di un gruppo di individui chiamati Elohim. Questi individui hanno avuto un rapporto con l'umanità, ma un rapporto speciale, nel senso che se la sono un po' fabbricata, Jahwè era uno di questi, tra l'altro anche uno dei meno importanti."

Biglino ha espresso queste sue teorie nei vari saggi che ha scritto lino ad oggi e che hanno venduto oltre 60.000 copie. Teorie che ripete nelle sue conferenze, in giro per l'Italia, sempre affollatissime. In questo nuovo libro riprende la sua tesi principale e la rafforza con un lavoro originale e sorprendente, già molto atteso tra i suoi seguaci: la presentazione parallela e speculare di decine di passi biblici ed omerici, e di documenti scientifici prodotti appositamente da biologi e genetisti a sostegno di questa ipotesi sconvolgente.

Un libro spiazzante e clamoroso, frutto di uno studio attento sul libro dei libri.

Dalla quarta di copertina

“Chi legge l’Antico Testamento con la mente disincantata e vi si avvicina con l’atteggiamento sereno che avrebbe verso qualsiasi libro scritto dall’umanità non ha alcuna difficoltà a cogliere l’evidenza dei fatti.”

Questo libro è il risultato di anni di studio, pubblicazioni e conferenze. Un cammino che Mauro Biglino ha iniziato come traduttore per le Edizioni San Paolo e che lo ha portato a sviluppare una lettura alternativa dell’Antico Testamento capace di suggerire ipotesi davvero rivoluzionarie.

Il primo passo del suo metodo è quello del “fare finta che”: se si “fa finta che” gli autori biblici abbiano voluto tramandare semplicemente fatti storici realmente accaduti, se si tolgono dalla Bibbia le interpretazioni metaforiche e teologiche che dogmi e abitudini culturali le hanno attribuito, e si applica una lettura laica e letterale, il quadro cambia in modo radicale. Ci si rende conto che la Bibbia non parla di Dio, né di alcunché di divino, ma di una storia tutta “fisica” che svela un’ipotesi dirompente sull’origine dell’essere umano sulla Terra.

A supporto di questa tesi, l’autore porta una traduzione attenta dei testi: “Il Dio spirituale, trascendente, onnisciente e onnipotente non trova riscontro in nessuna parola presente nella lingua ebraica”. Porta contributi forniti spontaneamente da altri studiosi: “Mi è stata trasmessa una ricca documentazione storica e scientifica (biologi e genetisti), spesso appositamente approntata, che comprende studi, analisi, articoli contenenti conferme sia dirette che indirette ai miei studi”. Ed elabora per la prima volta un originale e sorprendente confronto tra il testo biblico e i testi omerici (tra Elohim e theoi) che mostra passi sovrapponibili e coincidenze di un’evidenza impressionante.

La Bibbia non parla di Dio diventa così un libro rigoroso e ricco, spiazzante e clamoroso, di un libero pensatore che in Italia e all’estero sta suscitando polemiche e minacce, scuotendo coscienze, aprendo orizzonti.
Mauro Biglino, studioso di storia delle religioni, è stato traduttore di ebraico antico per conto delle Edizioni San Paolo.

Mauro Biglino è curatore di prodotti multimediali di carattere storico, culturale e didattico per importanti case editrici italiane, collaboratore di riviste, studioso di storia delle religioni, traduttore di ebraico antico per conto delle Edizioni San Paolo.

Da circa 30 anni si occupa dei cosiddetti testi sacri nella convinzione che solo la conoscenza e l'analisi diretta di ciò che hanno scritto gli antichi redattori possano aiutare a comprendere veramente il pensiero religioso formulato dall'umanità nella sua storia.