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Francesco Vecchiat, Antonella Gargano, "Matthias e Werner von der Schulenburg"

Posted By: TimMa
Francesco Vecchiat, Antonella Gargano, "Matthias e Werner von der Schulenburg"

Francesco Vecchiat, Antonella Gargano, "Matthias e Werner von der Schulenburg: La dimensione europea di due aristocratici tedeschi"
Publisher: Del Bianco | 2006 | ISBN: 8895575040 | Italian | PDF | 474 pages | 2.9 Mb

Verona, città aperta al mondo, proiettata dalla geografia verso il nord austrogermanico, ma non insensibile al fascino del mondo mediterraneo, cui la volgevano da un lato la repubblica di Venezia, ma anche gli stessi uomini che dal Nord scendevano a visitarla. Per loro questa città era la porta d’ingresso verso la luce, il sole, l’arte e il mito della classicità greco-romana, dunque verso il Mediterraneo un ponte tra mondo germanico e Mediterraneo; questo carattere peculiare bene fu inteso da due aristocratici tedeschi, Matthias e Werner von der Schulenburg, che in secoli diversi - rispettivamente nel ‘700 e nel ‘900 - scelsero Verona come città da amare e in cui soggiornare. Il comune di Verona ha voluto affidare a un convegno e a un monumento il compito di rimarcare la sua vocazione di città europea, onorando due tedeschi, un militare e un letterato, che seppero mettere, il primo, la spada, l’altro, la penna, al servizio non di egoismi nazionalistici, ma della libertà e della cultura veneta e italiana. Il militare - Matthias von der Schulenburg - trascorse una parte cospicua della sua vita combattendo per la libertà della repubblica di Venezia e concluse la sua lunghissima carriera a Verona. Il letterato - Werner von der Schulenburg - amò in maniera straordinaria l’Italia e su tutti predilesse Verona, città nella quale sentiva aleggiare lo spirito dell’antenato settecentesco Matthias. Gli atti del convegno che ora si pubblicano vogliono rilanciare il settecentesco feldmaresciallo Matthias, riproponendone la figura secondo la più accreditata storiografia italiana ed europea, alla quale attingono rispettivamente Raffaele Barcone e Dagmara Spolniak, Paul von der Schulenburg e Ferdinando Marcolungo. Ma gli atti intendono anche proporne una lettura nuova, in particolare attraverso i saggi di Walter Busch e di Tatiana Kokkori, che sperimentano due chiavi di lettura del tutto inedite. La figura del feldmaresciallo Matthias è poi rivisitata attraverso l’intermediazione del discendente novecentesco Werner, che a lui dedicò un monumentale romanzo storico, intitolato «Il re di Corfù». Se per il feldmaresciallo Matthias possiamo parlare di riscoperta ma anche di nuovi filoni di lettura, per il letterato Werner siamo in presenza di un autentico recupero dopo anni di oblio. E’ lui che ci guida sulle tracce dell’antenato. A lui - Werner - hanno dedicato la propria attenzione Antonella Gargano, Francesco Vecchiato, Gabriele B. Clemens e Sonia Saporiti. Questi studiosi ne hanno messo in luce molteplici aspetti, riproponendocelo come letterato e come uomo del suo tempo impegnato a far conoscere l’Italia ai tedeschi, ma anche a mettere in guardia - senza successo - il governo italiano dal pericolo rappresentato dal nazionalsocialismo.

Francesco Vecchiat, Antonella Gargano, "Matthias e Werner von der Schulenburg"