Anelito d’eterno

"Il dolore dell'anima è un'esperienza che fa parte della vita (…). …è anche sorgente di riflessione e di interiorizzazione degli avvenimenti". (cit. da "La solitudine dell'anima" di Eugenio Borgna.

In Anelito d’eterno i temi principali sono la solitudine e il silenzio come condizioni necessarie per ritrovare me stessa. Nella presente raccolta giungo alla consapevolezza dell’autocoscienza, vedo il mondo attraverso il terzo occhio, ripreso nell’immagine in copertina (un mio dipinto). È forte in questa silloge il desiderio di libertà, cui do libero sfogo in alcune poesie. In mezzo a questa “ umanità presa dalla bramosia di vivere”, la luce divina è la mano amica cui mi aggrappo per dare un senso alla mia vita.
La lirica "Correre" esprime l’intensità e l’agitazione di un periodo in cui mi sono sentita costretta a correre freneticamente per poter far fronte agli impegni lavorativi ed affettivi. Resami conto di ciò, ho ricominciato a ritagliare i miei spazi e i miei silenzi, anche se, nella mia mente, continuava la lotta tra l’affermazione della mia individualità e la volontà di aiutare e capire gli altri. Alla fine della raccolta, insorge in me la consapevolezza che, nel divenire del mondo, non lascerò traccia: “in fondo// allo specchio del mare /sinuose e cangianti dune di sabbia //scolpisce il flusso dell’onda //e la mia orma// lieve //passa //e subito scompare” (cit. da Dune di sabbia).
Annalisa Giorgino