Marco Giusti - Pappagone e non solo

Il gran bestiario umano dei personaggi di Peppino De Filippo è un esercito di dottori, pretori, vigili, guardie scelte, commendatori, di Percuoco, Lo Turco, Lo Russo, Gargiulo. Chi non ha avuto uno zio, un cugino o comunque non ha conosciuto uno di questi ragionieri del catasto, impiegati di banca, callisti, sarti? Peppino De Filippo, al cinema e a teatro, ha rappresentato l'Italia di questi personaggi qualunque che avevano tutti una loro piccola rivoluzione da fare, magari dentro l'ufficio, dando a ognuno di essi una connotazione diversa.
Ma, contemporaneamente, perdendo cognome, titolo di studio e onorificenze, Peppino De Filippo è stato Vincenzino, Giacomino, Ciccillo, Aurelio, Peppino cuoco sopraffino e finalmente Pappagone, il fedele servitore di camera del cummendatore Puppino De Filippo. Nessuno come lui ha saputo interpretare il cafone venuto dalla campagna, l'ignorantone che sogna di urbanizzarsi in un'Italia pretelevisiva, che aspira alla rispettabilità apparente dei Lo Turco. Salvo poi trovare il Totò di turno pronto a strapazzarlo, a partire dal nome.
Peppino ha saputo piegare le caratteristiche di questi personaggi alle sue esigenze comiche per farci ridere di noi stessi, delle nostre sicurezze e insicurezze, a cominciare da quelle linguistiche….