«Auschwitz, città tranquilla» by Primo Levi
Italiano | ASIN: B08TRNDHV6 | MP3@128 kbps | 4h 9m | 228.95 Mb
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"Può stupire che in Lager uno degli stati d'animo più frequenti fosse la curiosità. Eppure eravamo, oltre che spaventati, umiliati e disperati, anche curiosi: affamati di pane e anche di capire".
Costruito dal Centro internazionale di studi Primo Levi, Auschwitz, città tranquilla ci offre dieci suoi testi narrativi, incorniciati da due poesie: dodici punti di vista, inaspettati e avvincenti, sulla maggiore tragedia collettiva del Novecento. Nel segno di un paradossale titolo d'autore, la "città tranquilla" del campo di sterminio si apre, in questa antologia, in ogni direzione: quella fantastica, nel trittico di racconti distopici e "tedeschi" costituito da Angelica Farfalla, Versamina e La bella addormentata nel frigo; quella autobiografica, con un Primo Levi che si ripresenta in divisa zebrata con un "Me, mi conoscete" (Capaneo), raccontandoci le sue trovate per sopravvivere alla fame (Cerio) e l'incontro, a vent'anni di distanza, con uno che stava "dall'altra parte" (Vanadio).
Puntano, invece, all'oggi soprattutto tre testi: l re dei Giudei, in cui Levi delinea per la prima volta in dettaglio la "zona grigia"; Forza maggiore, il cui titolo corrisponde in maniera letteralmente schiacciante all'episodio narrato; infine, Canto dei morti invano, catalogo che Levi ha compilato nel 1985 e che il mondo contemporaneo non smette di aggiornare.
Auschwitz è stato l'alfa e l'omega dell'opera di Primo Levi: l'alfa nel 1947 con Se questo è un uomo; l'omega quarant'anni più tardi con il suo ultimo libro, I sommersi e i salvati. Levi, però, non ha smesso mai di raccontare il Lager, e di indagarlo nell'atto stesso di raccontarlo.