Sparse Poesie

Parole che scaturiscono dalle viscere, trapelano con ironia dallo strato invisibile della vita come una rivelazione laica. Un gesto linguistico che è un atto d'amore, smaschera la pantomima della morte e afferma l'unicità e irripetibilità dell'esistenza.Questa raccolta postuma comprende l’ultima produzione poetica di Giuseppe Testa (Roma 1968-2014). Dotato di grande acume, ironia pungente e spirito positivamente dissacratore, ha improntato la sua vita all’insegna di una passione libera da pregiudizi nei confronti della creazione artistica, della produzione culturale e della sua condivisione. Dall’amore per la poesia, si laurea con una tesi sul poeta Giorgio Orelli, allo studio specialistico della biblioteconomia che gli vale collaborazioni con riviste di settore e l’incarico di bibliotecario, dalla passione per la storia e critica del cinema a quella per il teatro, dal forte coinvolgimento per le arti visive, all’ascolto esplorativo ed entusiasta dei vari universi musicali.