una lezione di scuola

Questo libro racconta come nel tempo della biografia professionale di Andrea Galimberti (1940 - 1982) la sua particolare filosofia del linguaggio ha creato una pedagogia, ovvero un'idea di scuola. La lezione di scuola è quindi anche una lezione di filosofia e di vita, questo libro è anche l'omaggio a un docente integro e onesto che ha cercato una strada diversa da quella, solitamente in discesa, praticata da chi nell'Università commenta altri pensieri, ma non è capace di individuare nulla di realmente nuovo.
Galimberti non per caso fu "precario" all'università per 40 anni della sua vita e non poté lasciare una scuola di pensiero.
L'autore di questo libro ritiene tuttavia che nel pensiero di Andrea Galimberti, sia dal punto di vista della filosofia del linguaggio, che da quello della pedagogia, molte idee siano tuttora estremamente valide e vadano realmente approfondite.
Il libro esce in concomitanza con una riforma italiana della scuola secondaria superiore che si basa più sulla contingenza politica che non sul pensiero pedagogico.
Galimberti non dava ricette politiche, né desiderava darle: ma l'onestà intellettuale è tale in quanto sa sempre vedere le strade da percorrere nella coerenza del pensiero e non insegue necessariamente il successo, confidando piuttosto nella forza della verità.
Non spetta alla filosofia decidere dell'organizzazione scolastica, ma certo nessuna riforma di grande valenza può essere fatta nella scuola senza scelte di contenuto, di metodo e di valori. Se tali scelte non sono ben esplicitate, il rischio è alto.
Il libro si rivolge in particolare a chi vuol riflettere sulla possibile organizzazione scolastica a partire da "come funziona" il pensiero umano, ovvero il linguaggio. E' destinato inoltre a tutti coloro che sono alla ricerca di nuovi orizzonti di riflessione filosofica e pedagogica.