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Traslocare, riaggregare, rifondare: il caso della Biblioteca di scienze sociali dell'Università di Firenze

Posted By: lengen
Traslocare, riaggregare, rifondare: il caso della Biblioteca di scienze sociali dell'Università di Firenze

Traslocare, riaggregare, rifondare: il caso della Biblioteca di scienze sociali dell'Università di Firenze by
Italian | 2006 | ISBN: 888453464X | 253 Pages | PDF | 37 MB

Storicamente in Italia il contesto delle biblioteche interne alle università si è distinto per una grande diffusione di strutture annesse a organismi quali Istituti, Facoltà, Dipartimenti. Da ciò è derivata una situazione di forte disomogeneità organizzativa in contesti spesso precari nei quali lo sviluppo o meno di una biblioteca o di un fondo librario si è legato alla fortuna di singole cattedre e in generale raramente si sono avviate politiche organizzative tese a privilegiare e far crescere grandi istituzioni destinate a servire grossi bacini di utenza. Solo negli ultimi decenni del secolo scorso, con l’affermarsi della autonomia degli atenei e le relative norme statutarie, in molte università si sono intrapresi seri processi di riorganizzazione dei servizi bibliotecari con la nascita e lo sviluppo dei sistemi2. L’Ateneo fiorentino è uno di questi. In un contesto fortemente innovativo, che già maturava i presupposti per avviare la riforma sistemica del settore bibliotecario, nasce e si sviluppa, siamo agli inizi degli anni Ottanta del secolo scorso, l’idea di dotare il costituendo campus delle Scienze sociali di un unico, grande centro bibliotecario in cui far confluire le collezioni di tutte le preesistenti biblioteche di facoltà, istituti e dipartimenti dell’area. Oggi, grazie a quella scelta, la Biblioteca di Scienze Sociali (BSS) può essere definita un centro di documentazione nel settore fra i più ricchi non solo in Italia ma nella stessa Europa.