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Adriano Prosperi, "L'eresia del libro grande: Storia di Giorgio Siculo e della sua setta" (repost)

Posted By: TimMa
Adriano Prosperi, "L'eresia del libro grande: Storia di Giorgio Siculo e della sua setta" (repost)

Adriano Prosperi, "L'eresia del libro grande: Storia di Giorgio Siculo e della sua setta"
Feltrinelli | 2011 | ISBN: 8807723042 | Italian | EPUB/AZW3/MOBI/PDF | 490 pages | 0.7/1.2/1.2/2.3 MB

Nell'Italia del Cinquecento, lacerata dal dissenso protestante, un monaco benedettino, Giorgio Rioli detto Giorgio Siculo, annunciò rivelazioni straordinarie. Potenti e umili lo seguirono affascinati. Giorgio Siculo consigliava ai protestanti di adattarsi all'ortodossia cattolica, ma ai seguaci più stretti confidava una dottrina segreta, trasmessa clandestinamente, che si opponeva in maniera radicale sia al protestantesimo che al cattolicesimo. Denunciato dai protestanti all'Inquisizione cattolica, Giorgio Siculo venne condannato come eretico e morì impiccato, a Ferrara, nel 1551.
Adriano Prosperi (Cerreto Guidi, 21 agosto 1939) è uno storico e giornalista italiano. Si è formato presso l'Università di Pisa e la Scuola Normale Superiore, dove, negli stessi anni di Carlo Ginzburg e di Adriano Sofri, è stato allievo di Armando Saitta e Delio Cantimori. Prima del pensionamento, ha insegnato Storia moderna presso l'Università della Calabria, l'Università di Bologna, l'Università di Pisa e la Scuola Normale Superiore. È membro dell'Accademia Nazionale dei Lincei. I suoi principali interessi di studio hanno riguardato la storia dell'Inquisizione romana, la storia dei movimenti ereticali nell'Italia del Cinquecento, la storia delle culture e delle mentalità tra Medioevo ed età moderna. La sua opera più nota è stata Tribunali della coscienza. Inquisitori, confessori, missionari, in cui Prosperi ha presentato una interpretazione dei modi e delle forme con cui l'egemonia cattolica si sarebbe definitivamente affermata in Italia a cavallo tra XVI e XVII sec., interpretazione che ha suscitato un ampio dibattito storiografico sul peso dell'Inquisizione nella storia italiana. Ha scritto per le pagine culturali del Corriere della Sera e de Il Sole 24 Ore, occupandosi per lo più di recensioni di libri. In seguito ha collaborato con La Repubblica, estendendo il suo campo di intervento a temi di rilevanza politica e sociale. Ha curato la rubrica il taccuino sul settimanale Left. Ha partecipato ad alcune puntate della trasmissione "L'Infedele", condotta da Gad Lerner su La7. I suoi interventi pubblici, tra 2008 e 2012, sono stati caratterizzati da una forte polemica anti-berlusconiana e contro il negazionismo della Shoah e l'antisemitismo.