Al di là del mare

Un protagonista senza nome, il cui sesso non viene definito, si risveglia in un mondo sconosciuto di cui non ricorda nulla. La sua esistenza si trascina, vuota, tra le strade polverose di una città cupa, dormitori scolastici, esami e risse, nella ricerca disperata del proprio passato. Nel suo percorso è accompagnato da due amici: il luminoso e decaduto Iza, imprigionato per ignote colpe, e il tormentato e drogato Demo, anche lui privo di memoria. Nessuno di loro ha la consapevolezza del legame indissolubile che intreccia quelle vite e quei destini. Una ricerca che li porterà a scoprire i dolorosi segreti e gli imprevedibili inganni intessuti in quella società e la verità che si cela dietro l'eterna battaglia fra gli dei, i Portatori di Luce, e le Ombre.
Un mondo violento e crudele solo in apparenza simile al nostro, rigidamente diviso in classi sociali e governato da una casta religiosa.
In questa cornice irrompe una moltitudine di personaggi secondari, con le proprie vicissitudini, ognuno regalando al lettore un tassello importante del rompicapo finale: il Maestro Uter, il Saggio Shamash, la dolce Arianna, Anya l'Empatica, la Fulgida Bennu e la bella e potente Eurynome, colei che raggiunse le Terre dell'Oltre.
Quattro parti, stilisticamente diverse, che, sino all'ultimo, si presentano scollegate: una distopia angosciante, dominata da un flusso di coscienza volutamente disagevole, si apre in una narrazione luminosa, dal respiro epico. Il filo rosso che da loro un corpo unitario è l'analisi dei rapporti umani e la bellezza e la profondità dei sentimenti che ne scaturiscono.
Un libro circolare, carico di colpi di scena, in cui il concetto di tempo si perde e, nel quale, svelato l'ultimo mistero, si avverte l'inaspettato desiderio di indagare nuovamente il primo.
Perchè nulla è come sembra.