Matthew Baker - Perché l'AmericaItaliano | 2022 | 480 pages | ISBN: 8838943036 | EPUB | 0,4 MB
Basta introdurre un elemento inaspettato, spostare di lato lo sguardo, immaginare un esito imprevisto, e la realtà di ogni giorno esplode, rivelando possibilità inattese. È l'esercizio di chi scrive romanzi e racconti: costruire un mondo nuovo a partire da quello che abbiamo davanti agli occhi, inserirvi dei personaggi, ambientarvi delle storie. Ma quando la fantasia sa spingersi senza timori in territori inconsueti, può a volte illuminare il nostro presente, o lasciarci intuire il futuro. È quanto accade in questa raccolta di racconti di uno scrittore giovane e originale, che adora la libertà della letteratura e il gioco dell'invenzione narrativa. Matthew Baker ha uno sguardo che scruta nelle emozioni, nelle paure, nei dubbi degli individui che fronteggiano le sorprese e le scelte a loro imposte dalla vita. Può trattarsi di un ragazzo che annuncia alla famiglia di voler rinunciare al proprio corpo e trasferire se stesso nel server di un computer, lasciando alla madre il dovere di creare una nuova dimensione dell'amore filiale. Oppure sono le disavventure di una giovane coppia che cerca disperatamente uno sponsor (in una società in cui tutto è sponsorizzato, persino l'università di Harvard o la Casa Bianca) per riuscire a pagare le spese del proprio matrimonio; o è il ritratto di un rito doloroso che chiede agli anziani di organizzare la propria morte così da non essere di peso alla società. Con occhio tagliente Baker passa dal naturalismo al surreale, dalla satira alla sperimentazione. La sua scrittura, nella forma come nei contenuti, evoca scrittori come Jorge Luis Borges e Shirley Jackson, e si affianca alle narrazioni contemporanee più singolari e innovative, da Margaret Atwood a Michel Houellebecq, da Friday Black a Black Mirror. I suoi sono racconti spiazzanti, toccanti, ironici, ma possiedono anche la sincerità esuberante e assoluta dei manga giapponesi. Ci trasportano in un'America tormentata da dilemmi insolubili, e come spesso è accaduto nelle pagine della sua letteratura, quell'America parla anche di noi.