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IL TEMPO E LA RAGIONE

Posted By: Barvaz
IL TEMPO E LA RAGIONE

IL TEMPO E LA RAGIONE by Marcello Picciotti
Italian | 2010 | ISBN: n/a | 183 pages | PDF | 0.9 MB


Un vecchio demente rivive tutta la sua vita in tre giorni di solitudine, brevi come un respiro e silenziosi come il battito d'ali. Dal caldo di una città in agosto, lo scenario muta in un castello diroccato su un angusto anfratto, con un gracidio assordante di rane e di cicale. Il caldo soffio del vento porta odori e profumi acri e dolci di fiori appassiti sui marmi.La demenza incombe, le fanno compagnia la paura ed l'angoscia, trionfa lo smarrimento e la tristezza. E'una lunga insensata meditazione sul senso delle cose e mondo. Il peso dei ricordi, l'affastellamento delle immagini, l'arte, il gioco, i sogni, il prete, il cuore logoro, la caducità della bellezza, i bambini, poi il pensiero della madre, della moglie, ma dovunque ed ancora la madre. Si squarcia così il sipario sulla tragica condizione umana, in cui vive il vecchio Leo, protagonista solitario della sua trista vita. L'unico sollievo che è rimasto al vecchio è la coscienza della progressiva perdita del suo intelletto, che la natura sembra concedergli per rendere men duro il suo ultimo vivere. Vive il vecchio, lontano dalla realtà, prigioniero del sogno, vittima predestinata del suo deterioramento fisico e psichico, alternando momenti di lucidità ed allucinazioni.
Gli anni della vecchiaia, per Leo, sono difficili da accettare. Emarginato anzi tempo dal lavoro, schiacciato dalle rimembranze del passato e dall'incapacità di nuove emozioni, con gli amici andati e nell'impossibilità di inventarsi nuove amicizie, incattivito dalla malattia, privato del piacere e della dolcezza del sano richiamo dell'amore, al vecchio, non rimane che ripiegarsi su se stesso fantasticando sulle poche ultime cose che gli rendono accettabili i raggi freddi del sole, prima di essere assalito da quel breve ultimo brivido, che, vorticosamente, lo condurrà nell'oscurità profonda del mare o di un lago, o negli abissi dei cieli, dove il pensiero si smarrisce, diventa atomo e si confonde con l'infinito.