Tags
Language
Tags
April 2024
Su Mo Tu We Th Fr Sa
31 1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30 1 2 3 4

Mauro Battocchi - La partita dell'Euro: Italia-Germania tra cronaca e storia

Posted By: Karabas91
Mauro Battocchi - La partita dell'Euro: Italia-Germania tra cronaca e storia

Mauro Battocchi - La partita dell'Euro: Italia-Germania tra cronaca e storia
Italiano | 2022 | 165 pages | ASIN: B09PLGC8VL | EPUB | 1 MB

Giovane diplomatico in servizio all’ambasciata d’Italia a Bonn, Mauro Battocchi è stato testimone diretto di una delle campagne diplomatiche più complesse che il nostro Paese abbia condotto negli ultimi decenni: il negoziato che tra il 1996 e il 1998 ha portato l’Italia nel nucleo dei fondatori della moneta unica. Allora come oggi, l’Italia cercava nell’Europa un’ancora di salvezza, dopo aver sperimentato una crisi devastante; il rischio di rimanere tagliati fuori dall’unione che si andava costruendo intorno alla nuova moneta fu percepito collettivamente come una minaccia esistenziale e il Paese seppe reagire mobilitando tutte le risorse per continuare a condividere il proprio destino con il resto del continente. Di queste vicende Battocchi ci restituisce un racconto, vivace come un romanzo, che ai numeri e ai criteri finanziari aggiunge una buona dose di umanità, tratteggiando un capitolo di storia patria non abbastanza noto sebbene costituisca uno snodo cruciale nel nostro essere europei. Accompagnando il lettore tra i volti e i pensieri dei protagonisti, l’autore mostra i «dietro le quinte» di uno sforzo corale teso a far conoscere un’Italia che, a dispetto della fase di rapida trasformazione che stava attraversando, restava ancora largamente incompresa a nord delle Alpi. Il diario di quegli avvenimenti mette in luce la duttilità e il valore della nostra diplomazia, dimostrando quanto tale strumento, insieme antico e moderno, sia essenziale per la tutela degli interessi nazionali e la gestione di una politica estera credibile ed efficace: specie per un Paese che – oggi come allora – deve necessariamente alzare lo sguardo al di là dei propri confini, senza perdere di vista l’Europa, nemmeno (o forse soprattutto) nei momenti più difficili.