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Waldemar Weimann, Otto Prokop, "Atlante di medicina legale"

Posted By: TimMa
Waldemar Weimann, Otto Prokop, "Atlante di medicina legale"

Waldemar Weimann, Otto Prokop, "Atlante di medicina legale"
PEM | 1966 | ISBN: N/A | Italian | PDF | 807 pages | 225.4 MB

Il compito della medicina legale è stabilire tempo e cause strettamente medico-scientifiche della morte di un soggetto umano. Ma in questa preziosa opera, corredata iconograficamente da circa 2000 illustrazioni fotografiche, viene spesso accennato, esplicitamente o in qualche modo per allusione, l’insieme di circostanze fattuali che hanno determinato la causa ultima di morte, e talvolta il contesto sociale. Si assiste quindi ad una lunga sequela di fotografie di suicidi e omicidi in quadri sociali degradati, o di infanticidi, o ancora di morti per incuria e mancata assistenza. E poi ci sono le morti per fatalità che rimontano alle cause più diverse, alcune quasi comiche come quelle incluse nel capitolo che tratta delle posizioni più strampalate assunte dai cadaveri al momento del decesso, altre tragiche come il soffocamento di due bambini chiusi ermeticamente per castigo in una botte.
Le immagini sono tutte in bianco e nero e se ne trarrà in qualche modo vantaggio, perché colori come il rosso, il viola, e il nerastro, pur in una pubblicazione scientifica, avrebbero drammatizzato le scene più di quanto sarebbe stato sopportabile per una sensibilità media.
Avverto subito che non si troveranno risultanze cadaveriche da autopsia, quindi niente incisione a Y, evisceramenti, sezionamenti, e tutto quanto si vede per un certo intrattenimento televisivo. Chi voglia provare le dubbie emozioni di qualcosa del genere può recarsi in una qualsiasi macelleria che tra l’altro come si sa non produce di norma dei turbamenti. Qui è invece rappresentato e analizzato lo stato di fatto al momento della morte e vi si troverà qualcosa di enormemente più turpe a cui non è possibile nemmeno accennare.
Il libro comincia con una tanatologia generale che consiste nella trattazione dei segni propri dello stato cadaverico, e quindi vi è tutta una completa iconografia inerente gli stati avanzati di decomposizione. Seguono poi le analisi delle cause di morte alcune delle quali riguardano soffocamento e strangolamento, annegamento e sosta in acqua, ustioni e folgorazioni da corrente elettrica, ferite da corpi taglienti e contundenti, precipitazioni, investimenti ferroviari, lesioni per arma da fuoco, avvelenamenti, autolesionismo, ecc. Un capitolo a sé è riservato agli incidenti mortali dovuti a pratiche autoerotiche che in un caso trattato hanno riguardato anche giovanissimi adolescenti, mentre in un altro capitolo si è voluto contenere a parte la scottante materia degli omicidi a sfondo sessuale. Chiude l’opera un capitolo sulle morti che trovano origine in credenze superstiziose.
In questo libro c’è il male come forse mai più si troverà in forme così intollerabili, non solo perchè trattando di cadaveri e di morte offre visioni raccapriccianti di un insolito quotidiano, ma per il costante significato deturpante che sembra illustrare della vita e delle sue ordinarie storie crude.

Waldemar Weimann, Otto Prokop, "Atlante di medicina legale"