l’universo di nazareno

Si tratta di un romamzo autobiografico che descrive l'esperienza in carcere dell'autore. E' autobiografico perchè si sforza di rocostruire il clima, le condizioni e le sensazioni vissute, non perchè i personaggi e le storie siano autentici. La narrazione della vicenda sentimentale di Nazareno che si conclude con la tragica morte di quest'ultimo, offre all'autore lo spunto per riflessioni su un percorso maturato in carcere che lo ha portato a una evoluzione culturale e religiosa. Nel romanzo si intrecciano considerazioni di carattee religioso e filosofico, la denuncia di una condizione carceraria precaria, valutazioni sulla ipocrisia di una battaglia strabica contro la delinquenza orgazizzata che non sempre rispetta le regole e sullo stato della giustizia che spesso ignora i principi fondamentali del diritto. Un grido dal cuore di chi ha dovuto convivere con una storia processuale infinita che dura da tredici anni e che ancora non si è conclusa, una condanna di alcune scelte crudeli dello Stato che non sempre tengono conto della dignità umana, una presa di sistanza da una filosofia che, avendo a cuore il risultato ad ogni costo si allontana dall'equità. Il romanzo si è sforzato sopratutto di descrivere una sofferenza ignota ai più che accompagna giorno dopo giorno, per lunghi anni, uomini ai quali va resa una dimensione che non obbedisca ai canoni scontati di una retorica severa e priva di pietà.